L’invito di oggi è quello di ammirare e conoscere il Paese attraverso la sensibilità di un’artista argentina che si ispira ai paesaggi e alla natura.

Josepinta
J osepinta è un’artista digitale di 24 anni. Come lo definisce il mio nome, sono composta per metà dalla mia persona, dalla mia personalità ed essenza, e per l’altra metà dall’arte. Sono due parti completamente integrate. La mia persona attraversa l’arte che faccio e l’arte attraversa la mia vita. Sono Josepinta, amante della montagna e della natura. Cerco di diffondere consapevolezza, rispetto e ammirazione, in tutti gli aspetti possibili. Credo nell’arte con un messaggio e una riflessione. Vivo la vita così, contagiando e diffondendo attraverso l’arte.
La mia tecnica principale è l’arte digitale, la grafica vettoriale, cioè non lavoro con pixel o texture. Ciò che più si avvicina ad una tecnica fisica sarebbe ciò che viene generato con pennarelli/fibroni, in maniera precisa, tutto resta uniforme ed è ciò che mi dà più piacere. Poi penso che il mio stile abbia un tocco di caricatura, con una linea nera, un contorno molto presente e definito, e chiaramente un tema della natura. La rappresento seguendo la mia interpretazione. Dai disegni più letterali di paesaggi, a composizioni che combinano oggetti con la natura. È così che lo percepisco, lo esprimo e lascio il mio messaggio.
Cosa significa per te rappresentare luoghi dell’Argentina?
R:/ Significa dare valore alla mia terra, l’Argentina è la mia casa, e la adoro profondamente, ogni angolo mi stupisce. Ho avuto l’opportunità di vivere per alcuni mesi negli Stati Uniti, e anche se i paesaggi mi hanno conquistato, le sue montagne giganti e le foreste piene di neve, mi hanno fatto apprezzare più che mai le mie radici e la cultura argentina. Quello che mi piace di più dell’Argentina è la diversità dei paesaggi e dei biomi che abbiamo. Quando li disegno, me ne sono “appropriata” in senso buono. Mi sento parte di essi, sento che conoscere un determinato luogo mi ha segnato, e a volte disegno ciò che non conosco, ma desidero andarci.

Patagonia – Josepinta
Quando si viaggia, le foto sono un “essenziale”, perché i disegni?
R:/ La fotografia è un’arte che ammiro profondamente, la sto anche imparando pian piano, ho già la mia macchina fotografica. Penso che ci siano due punti importanti per me, in cui distinguo e scelgo il disegno, ed è qui che entra in gioco la mia ossessione di graphic designer. Il primo è riuscire a bilanciare, costruire immagini e situazioni che non riesco a catturare con la macchina fotografica (sebbene la natura sia perfetta, e anche perché non sono un’esperta di quell’arte), posso costruire tutto, una parte, alterarla, ingrandirla o no a qualsiasi cosa che scelga, senza avere obiettivi diversi o una buona fotocamera. Ma sappiamo che una fotografia è molto diversa da un disegno.
E il secondo punto è che ogni mano è diversa, il tratto segna già il modo in cui l’ho rappresentato, quindi il risultato, il disegno, è la natura con la tua impronta, con la quale l’hai sottolineata. È un’espressione molto personale. Per me c’è un grande valore aggiunto lì. (Cosa che si ottiene anche in fotografia, ogni fotografia ha il suo stile, la sua inquadratura, il suo montaggio). La cosa importante in ciascuna delle due tecniche è trovare il proprio stile.

@josepinta_
Quali sono i tuoi cinque posti “magici” in Argentina da dipingere e/o dove staccare la spina
R:/ 1. Bariloche, senza dubbio la mia casa. Vivo in una casa in mezzo al bosco, e ogni giorno che passa sento sempre più appartenere a questo luogo. Qualsiasi posto a Bariloche mi ispira.
2. Pinamar, sulla costa argentina; questo luogo ha un valore sentimentale, lì ho passato molte estati della mia infanzia. Un pomeriggio su quella spiaggia, d’estate, verso le sette di sera, quando tutti se ne vanno, col giubbino addosso, ipnotizzata dal mare, stacco la spina come in pochi posti. Ha anche una parte di foresta, che è la prima foresta che ricordo, mi ha affascinato.
3. Tilcara, a Jujuy. Il nord ha una mistica nell’ambiente, una magia, che qui al sud non si sente tanto. Le terre del nord sono cariche di storia e cultura. Sono lì, e mi sento su un’altra dimensione. È anche circondata da montagne, ma colorate.
4. Non ci sono ancora stata, ma già so che può far parte di questa lista, è El Chaltén, a Santa Cruz. La capitale del trekking. Poche cose competono con il disegno, e una è fare trekking. Andrò tra due settimane e sento che sarà un posto che mi ispirerà e mi aiuterà a staccare la spina..
5. Córdoba. Tanti per essere precisi. Un piccolo villaggio, con un bel fiume. Lì ho passato anche un’estate per venti giorni in tenda, e sono rimasta affascinata dalla calma, dalle pietre riscaldate dal sole. Il ricordo che ho è che sembrava un paese delle fate.
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@josepinta_
Tre luoghi consigliati del sud dell’Argentina (o della regione che preferisci) per uscire dalla routine e incontrare il suo lato più “artistico”
R:/ Le mie raccomandazioni sono tre che vanno messe insieme. Andare a Bariloche, Villa La Angostura e San Martin de los Andes. La distanza tra le tre città è di 190 km. Villa La Angostura è al centro, è il famoso percorso dei 7 laghi. Ci sono molte informazioni su Internet su come viaggiare e cosa fare in ogni luogo, ma ti consiglio di vivere la tua esperienza, e così scegli il tuo posto preferito. Per vivere scelgo Bariloche, ma poi per una visita non posso scegliere, sono tutte e tre bellissime.

@josepinta_
Infine, parlaci del tuo progetto, dove possiamo seguirti, vedere cosa fai, ecc.
R:/ Dove sono più attiva è su Instagram @josepinta_ Di solito condivido molti dei miei processi artistici e la mia vita quotidiana a Bariloche, nella mia casa, circondata dalle montagne. Il mio sito web è in costruzione in questo momento, ma si attiverà presto. È www.josepinta.com.ar e potete vedere il mio lavoro e il mio portfolio su www.behance.net/josepinta